Riprendo il mio articolo di qualche giorno fà ( http://pidario.blogspot.com/2008/05/che-brutta-la-vicenda-travaglio.html ) per fare ulteriori considerazioni sul caso Travaglio. Che il caso fosse “brutto” l’avevo già evidenziato ma non mi aspettavo che assumesse i toni che ha assunto. Sinceramente non capisco le ragioni di D’Avanzo che ha continuato, a mio avviso, dopo un articolo che poteva essere comprensibile (esagera Travaglio nelle sue considerazioni che più che giornalistiche a volte appaiono “opinioni” o quantomeno egli fa seguire a fatti non sempre chiari ed evidenti le sue opinioni…) a volerci spiegare dove “sbaglia” Travaglio.
Quello che lui voleva dire lo abbiamo ben compreso e io personalmente lo avevo anche sottolineato. Ma da qui allo scontro che nei giorni seguenti si è consumato ci passa eccome.
Ma si rende conto D’Avanzo che è in atto un tentativo di screditare tutta la stampa cosiddetta “non di regime” e quello che lui stesso dice? E se pensa di poterla fare in qualche modo franca si sbaglia e di grosso.
E’ dei giorni scorsi l’attacco di Castelli non solo a Travaglio ma anche a Stella e in definitiva a tutti quelli che parlano della mala politica (fatti ed opinioni non contano più) ripreso successivamente anche da una “valente parlamentare” del PDL di cui non ricordo il nome. E se tra quelli che della mala politica non hanno paura di parlare scoppia una guerra così intestina cosa potrà mai pensare l’opinione pubblica? Ma cosa importa ai cittadini se Travaglio avesse mai avuto pagato un soggiorno (cosa che non credo in alcun modo) e non serve a nulla dire che trattasi solo di un esempio. Forse Travaglio ricopre importanti cariche dello Stato?
Io stesso ebbi a dire nel mio precedente articolo che Travaglio alcune “battute” nel suo intervento in TV sul Presidente del Senato se le sarebbe potute risparmiare ma da qui a costruire tutta questa confusione ci passa e molto.
I cittadini hanno un urgente bisogno, e oggi più che mai, di una stampa che racconti fatti ed esprima opinioni sui fatti della politica e non d’altro…. e questo perché
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