12/03/11

La riforma della giustizia

Una premessa: sulla riforma della Giustizia vorrei fare alcune considerazioni (non sono un avvocato o un giudice ma sono un cittadino che si ritiene attento ai problemi di convivenza della collettività e di conseguenza anche ai problemi della giustizia) e gradirei mi si dicesse da parte di chi leggerà queste mie considerazioni se possano essere condivise ed essere in qualche modo utili
Grazie gia da ora.
Considerazioni sulla Giustizia: la riforma del nostro sistema giudiziario credo dovrebbe riaffermare in premessa i seguenti principi:
1) tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge (da cui deriva)
2) la certezza della pena per chi compie reati
3) il giudizio di primo grado comporta (proprio per affermare con forza la certezza della pena) l’immediata esecutività.
4) reati sono quelli che il codice definisce tali (riforma o rivisitazione dei codici penale e civile).
Riaffermati tali principi che ritengo interessino tutti i cittadini si dovrà e potrà procedere a una revisione della macchina giudiziaria e si potrà procedere fatti salvi i principi fondanti sanciti dalla costituzione quali:
L’autonomia e libertà di giudizio del giudice il cui solo obbligo è l’applicazione e il rispetto delle leggi vigenti.
L’autonomia e l’obbligo dell’azione penale per tutti i reati e la disponibilità dei mezzi idonei per accertarli (polizia giudiziaria, possibilità di intercettazioni ecc.).
Potranno a questo punto certamente essere riformate la magistratura giudicante e quella inquirente con la separazione delle carriere così come potrà essere invocata, come per altre professioni, la responsabilità civile e penale del giudice tenendo a mente che, come nel caso dei medici, ove le responsabilità derivino prevalentemente dalla struttura la rivalsa avvenga nei confronti di questa cioè dello Stato. La responsabilità civile per il singolo magistrato (all’uopo i Magistrati si doteranno senz’altro e a loro carico di specifiche assicurazioni) sarà invocata, come per i medici, nei casi di imperizia,negligenza e colpa grave.
Si dovranno rivisitare e snellire i codici e le semplici contravvenzioni di regole (quando non si riferiscano o comportino danno più o meno grave al patrimonio o alle persone) non si configureranno più come reati e saranno soggette a sanzione pecuniaria con l’obbligo di soddisfare, non appena comminata, la contravvenzione (sarà possibile la restituzione della o di parte della sanzione dopo ricorso a totale carico del trasgressore).
La possibilità di appello, vagliata nelle opportune sedi, verrà concessa solo a certe condizioni così come le sentenze di assoluzione potranno essere appellate solo in presenza di forti e probanti elementi che si aggiungano al precedente giudizio e ancora più stringenti dovranno essere gli elementi aggiuntivi di colpa o a discolpa per procedere al terzo grado di giudizio cosicché si snellirà vistosamente il numero dei processi.
Andrà costituito un organo di autogoverno dei giudici con rappresentanti nominati parte dai giudici parte dal Parlamento e (innovazione) parte dal Presidente della Repubblica ( i tre poteri autonomi dello Stato) che li sceglierà fra persone di alta competenza della disciplina giuridica. Compito di tale organo sarà quello di garantire il funzionamento dell’apparato giudiziario nel rispetto dell’autonomia dei giudici e delle leggi in corso e al suo interno sarà istituito (innovazione) un collegio per la responsabilità civile e penale del giudice che valuterà ma solo in prima istanza i ricorsi presentati dai cittadini.
Sarà anche data facoltà al parlamento di predisporre atti di indirizzo che saranno rivolti all’organo di autogoverno dei magistrati per quanto attiene i reati che suscitino, in un certo periodo, allarme sociale cosicché tale organo possa predisporre di concerto e non in contrasto con il parlamento gli aggiustamenti necessari nella macchina giudiziaria.
Salvo per particolari gravi reati contro la persona o contro la collettività (omicidio e corruzione grave), al fine di riaffermare l’autonomia reciproca, il giudice non potrà perseguire (si potranno però effettuare indagini secretate sino al giudizio) un parlamentare nazionale (immunità parlamentare). Sarà altresì fatto obbligo per quel parlamentare, conclusa la legislatura, sottoporsi al giudizio. In tale sede saranno utilizzate anche le prove eventualmente acquisite nel periodo in cui il cittadino svolgeva ruolo di parlamentare ed esse potranno essere rese pubbliche nel rispetto del dettato legislativo e solo una volta assolto il parlamentare potrà, se lo riterrà, tornare a svolgere lavoro politico in un partito e/o candidarsi ad una qualunque carica politica. Nei casi di assoluzione dubitativa per importanti reati contro la collettività quali la corruzione o l’appartenenza in qualunque modo ad organizzazione criminali (mafia, camorra ndrangheta, sacra corona unita ecc.) si dovrebbe inibire la possibilità di candidarsi quale rappresentante politico della collettività a tutti i livelli.
Utile perché una tale riforma della giustizia possa andare avanti con speditezza sarà una semplice revisione dei meccanismi elettorali e di candidatura che vada in tal senso:
Sarà vietato a persone condannate o in attesa di giudizio ( e solo per specifici casi che andranno indicati quali la corruzione o l’appartenenza ad associazioni criminali) essere candidati per qualunque carica politica. Gli elettori dovranno poter scegliere i candidati da eleggere possibilmente attraverso le primarie di collegio o almeno attraverso la reimmissione del voto di preferenza.
Una riforma che vada in tal senso non mi pare che necessiterebbe di scomodare la nostra costituzione e se la scomoda in qualche suo punto troverebbe senz’altro i numeri in Parlamento per passare e potrebbe andare spedita e credo che troverebbe il consenso bipartisan di tutti i cittadini di destra e di sinistra cosa che, mi si consenta, dovrebbe essere sempre l’aspetto fondante di ogni legge (le leggi del parlamento non dovrebbero essere né di destra né di sinistra ma sempre rappresentare il punto di incontro tra i due pensieri entrambe presenti appunto tra i cittadini).
Gli unici che potranno obiettare qualcosa saranno semmai i corrotti e i corruttori e tutti quelli che delinquono abitualmente. Una tale riforma a mio avviso porterebbe ad un vero snellimento delle pratiche di giustizia che tutti dicono di voler perseguire nell’interesse primo dei cittadini di avere finalmente e rapidamente giustizia.

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