31/10/07

A proposito di politica

Dall’unità una “vocina” con un bel timbro che volevamo sentire. Un breve e semplice articolo che dice molte cose che tanti cittadini vogliono sentire e su cui sperare:

“Rosetta Loy: «Teniamo la politica lontano dagli affari» di Andrea Carugati

«La prima regola che dovrà valere nel Pd è che la politica è un servizio, non un affare o un modo per arricchirsi». Rosetta Loy, scrittrice, fa parte della Commissione che dovrà scrivere il codice etico del nuovo partito. «Trasparenza» è un altro dei pilastri segnalati da Loy, che spiega: «Io credo che chi ha pendenze con la giustizia non debba essere candidato dal Pd: valuteremo insieme le modalità precise con cui affermare questo principio. Io credo che la mescolanza tra politica e affari sia la ragione per cui poi i magistrati indagano i politici. Ecco, vorrei che il Pd non desse mai l’occasione ai magistrati di dover scoprire qualcosa di illecito. E, nel caso, che mai un esponente del nuovo partito chieda il trasferimento di un magistrato che indaga su di lui. Un partito onesto, che metta l’onesta tra i suoi valori più importanti. Un partito che segua l’esempio di Enrico Berlinguer, la sua grande rettitudine che è stata un esempio splendido per tutti gli italiani. La mia generazione si è formata così, vorrei che il Pd fosse in grado ancora di avere dei leader che siano dei modelli di moralità per le nuove generazioni. Loy parla anche del ruolo della politica nel Mezzogiorno: «Dopo le stragi del 1992 c’era stato un risveglio, poi tutto è stato sommerso, siamo tornati a una palude. È tipico dell’Italia: si fanno due passi avanti e poi tre indietro. Ma c’è ancora una esile speranza, e io credo che il Pd sia l’ultima occasione che abbiamo». Quanto al codice etico, Loy pensa a «poche regole ma molto limpide, perché se ce ne sono troppe poi nessuno le rispetta». Vorrebbe un partito «che non nomina suoi esponenti nelle Asl, negli ospedali, nelle Università, che mette un freno al familismo portato all’eccesso». E poi i possibili conflitti di interesse: «Dobbiamo impegnarci per essere i primi a non averne, per questo serve grande fermezza, senza aggressività: bastano le regole. E basta riscoprire l’idea della politica come servizio, che una volta a sinistra era molto diffusa. La politica non deve più essere una carriera redditizia». A proposito di codice etico, Lay cita anche la vicenda dell’Unità: «Vorrei che non venisse acquistata da gruppi che hanno primo obiettivo fare affari in altri campi. Non demonizzo chi fa affari, ma credo che un giornale come l’Unità che ha fatto delle battaglie morali la sua cifra dovrebbe restare fuori da queste logiche. Per questo mi impegnerò con forza, anche se la mia è solo una vocina».
Pubblicato il: 31.10.07”

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