21/10/07

Il più bello degli enti inutili

Leggo dall’Espresso (http://lettere-e-risposte.blogautore.espresso.repubblica.it/ ):

[ Il più bello degli enti inutili Gli Enti inutili ancora “operativi” - nel senso che succhiano sangue come i vampiri della Transilvania - sono ancora 137 in Italia. Non c’è che dire: un bel numero! Manteniamo ancora Enti voluti dalla buonanima, come la GIL (Gioventù Italiana Littorio). Ente nato nel 1937 per scimmiottare la Gioventù Hitleriana! Ancora in piedi - e quindi mangiasoldi - è l’Ente per le Tre Venezie, sorto nel 1939. Attivo è anche l’ONC, Opera Nazionale combattenti. Chissà a chi si rivolge visto che sono quasi morti tutti quei soldati che hanno sputato sangue per rivedere la Patria. Attivo è anche l’EGELI, Ente Gestione Liquidazione Immobiliare, nato nel 1939 per appropriarsi dei beni degli Ebrei Italiani. L’ex ONPI e l’ENAOLI Enti ormai sciolti, continuano a ricevere fondi dall’INPS! Qualcosa come 206 milioni di euro l’anno! L’ISMEA, Istituto Studi Ricerche Informazioni sui Mercati Agricoli, sorto dalla fusione di ITPA ed IRVAM, ha assorbito gli 8.5 milioni di euro di perdite ed è commissariato! Ecco una serie di sigle che si mamngiano i nostri soldi. Ma andiamo subito al più bello di tutti: IGED Ispettorato Generale per la liquidazione Enti Disciolti. Dai che è bellissimo! E continuiamo con gli altri: EGI Ente Gioventù Italiana (sostituto della GIL); INADEL, ENPALS, EMPEDEDP, EMPAIA, tutte sigle confluite nel GAS (Gestione Assistenza Sanitaria); EP Ente Economico Pastorizia, del 1942; CAI Azienda Carboni Italiani, del 1935; ESCAL Gestione Case Lavoratori; INAPLI Istituto Nazionale per l’Addestramento dei Lavoratori dell’Industria, del 1938; ENPFM Ente Nazionale per la Protezione Morale del Fanciullo, del 1949; ENTV Ente Nazionale per le Tre Venezie, 1939; UMA Unione Motori Agricoli, del 1935;
ENLRP Ente Nazionale Lavoratori Rimpatriati e Profughi, del 1939; UANSF Ufficio Accertamenti e Notifica Sconti Farmaceutici; CNMGA Cassa Nazionale Malattie Gente dell’Aria; ONIG Opera Nazionale per gli Invalidi di guerra, del 1938; ENPAS Gestione e Servizi Sanitari, 1942; ILPL Istituto Legnanese Per le cure marine termali e climatiche in Legnano; ILL Istituto Legnanese Legnano; ECP Ente Colonie per la provincia di Pavia; ONP Opera Nazionale Per i combattenti; FFIE Fondazione Figli degli Italiano all’Estero; GASAP Gestione e servizi per l’Assicurazione contro le malattie della cassa nazionale previdenza e assistenza Avvocati e Procuratori; ENALC Ente Nazionale per l’Addestramento dei Lavoratori del Commercio, del 1935; ONAIRG Opera Nazionale Assistenza Infanzia nelle Regioni di Confine; ONPI Opera Nazionale per i Pensionati d’Italia; ONAMI Opera Nazionale Assistenza ai Minori irregolari psichici Istituto “Gaetano Giardino”; ENPAO Ente Nazionale Per l’Assistenza alle Ostetriche; EZI Ente Zolfi Italiani, del 1940; SNM Segretariato Nazionale per la Montagna; ENCC Ente Nazionale cellulosa e Carta. LAIT Linee Aeree Italiane Transoceaniche S’è detto all’inizio che gli Enti inutili, di cui una legge ha chiesto la chiusura, sono ancora 137! Ci costano 600 milioni di euro l’anno, mica pizza e fichi! Ed impiegano 19.000 dipendenti. Ora si dirà, ma sti poveretti dove li mettiamo? I Sindacati insorgono e l’acqua è poca e la papera non galleggia! Di questi 19.000 almeno 4.000 hanno incarichi di Presidenza, vicepresidenza, ci sono amministratori, membri di Giunta e Consiglieri. Sono nomine politiche, ovvero sono persone che lì lucrano un altro stipendio, dunque: pussa via! E per quel poco di esperienza che ho, almeno 25 persone ogni Ente sta nella situazione suddetta. Ora 25 X 137 fa 3.425! Ma, credetemi, sono di più! io dico almeno 4.000! Ne restano 15.000 parte dei quali in età pensionabile e a quelli cui mancano fino a 10 anni conviene scivolarli alla pensione! Cosa che fu fatta nel 1973 quando, abolita l’IGE, subentrò l’IVA. E lì non si trattava di 19.000 dipendenti, ma di centinaia di migliaia! Fu fatta una scelta coraggiosa e la cosa funzionò. Mi sembra davvero un falso problema! Abbiamo accennato all’Ente che deve sciogliere gli Enti! Una famosa Legge di Good recita: “Se hai un problema che deve essere risolto dalla burocrazia, ti conviene cambiare problema”! Mi riferisco al LAIT, l’Ente voluto dalla buonanima accanto alle LAI Linee Aeree Italiane (LAIT Linee Aeree Italiane Transoceaniche). Orbene, questo Ente non si riesce a chiuderlo perché c’è un contenzioso tra Italia e Brasile per la proprietà di un terreno che entrambi i Governi dichiarano proprio. La causa va avanti da 56 anni, essendo cominciata nel 1951. Vi chiederete, legittimamente, ma quanto vale questo benedetto terreno per avviare una causa senza fine? Le perizie che gli esperti dei Tribunali di Brasilia e di Roma hanno depositato, parlano di un valore di 15.000 (QUINDICIMILA) euro! Non mi sono sbagliato 15.000 euro! Vi rendete conto? E sapete quanto spendiamo ogni anno per questa causa? 300.000 euro! Ditemi voi se non è cosa da fuori di testa! ( Piero A. Zaniboni, Bologna) ]

Ora, mi chiedo ma cosa bisogna fare perché il governo metta mano a un tale assurdo problema? E possibile che con l’aiuto dei sindacati non si trovi una soluzione per i lavoratori di questi inutili enti trasferendo ad enti generali i lavoratori più giovani e pensionando gli altri? Quanto alle cariche “politiche” sarebbe appunto sufficiente la volontà politica per mandare a casa quelli che le ricoprono. E ancora: possibile che il sistema giuridico non riesca a trovare soluzioni da percorrere per evitare eventuali contenziosi? Mi chiedo ma non può la Presidenza della Repubblica intervenire se il parlamento e il governo rimangono silenti? Infine il nascente partito PD non potrebbe mettere in agenda al primo posto (anche perché non mi sembra poi un problema di difficile soluzione ove se ne abbia la volontà) e tra le cose da fare subito, dimostrando un rinnovato e utile rispetto dei cittadini italiani, l’abolizione appunto di tali enti inutili e il trasferimento delle economie che ne derivano al fondo per la ricerca nelle università italiane? Ecco questo mi sembrerebbe un bel e concreto primo biglietto da visita.

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