31/01/09

La Giustizia

Io non credo che Berlusconi pensi dall’alba al tramonto ai problemi della Giustizia ma più semplicemente pensa, da buon imprenditore come è, ai tanti suoi problemi. Che poi ce ne siano anche con la Giustizia bene a doverci pensare sono i tanti avvocati al suo servizio.
E allora, mi direte, ma da dove vengono tutti questi suoi attacchi ai Magistrati e alla Magistratura?
Sono sempre i suoi avvocati che si preoccupano di consigliarlo.
E la riforma sulla Giustizia? Anche quella frutto delle splendide menti dei suoi avvocati.
Ecco il problema: gli “azzeccacarbuglia” di manzoniana memoria sono assurti oggi a “riformatori della Giustizia italiana” e ve lo immaginate voi quale interesse possano avere questi signori? Appunto come l’antenato manzoniano si preoccupano più del peso dei “capponi” che dei cittadini. Se poi aggiungiamo che sovente anche i Magistrati sono più presi da “arbitrati” e “altri lavori redditizi” (tanto il lauto compenso dello Stato già c’è) ecco che la Giustizia italiana (quella che è al 156esimo posto al mondo e che dispone del più grande numero di avvocati del pianeta) è servita per quella che è.
Che se poi qualche volta vi capita di ascoltare, magari in un’intervista in TV o sui giornali, qualche bravo magistrato (e ce ne sono comunque tanti) o qualche esperto e serio conoscitore di diritto e ce ne sono diversi (per lo più universitari ma non solo e ce ne sono persino tra gli avvocati) vi diranno che sono tutt’altre o soprattutto tante altre le cose da fare perchè la Giustizia funzioni davvero in questo Paese.
Ma allora, se il mondo politico vuole, come dichiara, una riforma della Giustizia che la ponga davvero al servizio dei cittadini, verrebbe da chiedersi: e perché il mondo politico non si serve di questi bravi esperti per fare una seria, giusta e utile riforma della Giustizia?
Semplice la risposta: i politici vogliono una Giustizia che, sì, funzioni ma non troppo da inchiodarli alle loro diciamo “responsabilità”; una Giustizia che sia forte con i deboli e i tanti disgraziati (più spesso sono i più disgraziati quelli che delinquono ma non per questo non devono esser puniti) che popolano la nostra bella Italia ma sia anche diciamo “comprensiva” con i tanti potenti e i ricchi ché se così non fosse saremmo all’anarchia…..insomma una giustizia giusta… anzi un po’… giusta, chè altrimenti diventa una giustizia “quasi komunista” e non è proprio il caso nella patria del diritto moderno ( povero Cicerone!) e….Dio ce ne liberi…! E un po’ come le tasse che i normali cittadini devono pagare ma per gli altri…e se superano una certa cifra…e..ci deve essere un limite (ma perbacco c’è!) ….e c’è il tributarista…ma l’elusione (che è evasione quasi autorizzata…)….e il condono…e i ricorsi tributari…!
E così torniamo al 156esimo posto e magari fra un po’ dopo un’ulteriore “riforma della Giustizia” saremo al 165esimo….
Viva l’Italia ….un po’ meno gli italiani (quelli qualunque s’intende!)…

aggiornamento del giorno 1 febbraio 2009: per chi avesse voglia di meglio comprendere cosa stà accadendo alla Giustizia italiana raccomando l'ottimo articolo di Giuseppe D'Avanzo sulla Repubblica ( all'indirizzo http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/giustizia-9/commedia-sciocchezze/commedia-sciocchezze.html )

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