07/02/08

Le elezioni il PD e Berlusconi

Se c’è una cosa che certamente il Pd non può fare è quella di allearsi con chi in qualche modo ha contribuito alla caduta del Governo Prodi e alla caduta di immagine della coalizione dell’Unione tenuta con tanta fatica in piedi da Romano Prodi.

E se è così come appunto è, personaggi come Bertinotti e Diliberto che non hanno mai mancato di far sentire i loro distinguo (Bertinotti persino con l’aggravante di essere un “fazioso” presidente della Camera) quando non hanno addirittura espresso opinioni totalmente contrarie (come non ricordare le tante marce contro il Governo) salvo semmai… alla fine votare “per spirito di coalizione” e - sarà poi proprio vero? - certamente non possono essere suoi alleati. Del verde Pecoraro Scanio non saprei cosa dire. Perché un ministro dell’ambiente e rappresentante (autorevole?!) del partito dei Verdi italiani, che non si senta comunque un po’ responsabile anche lui di una tal catastrofe ambientale quale è quella della Campania in emergenza da ormai 14 anni (sono certamente responsabili di quanto stà accadendo tutti i ministri dell’ambiente che si sono succeduti nei lunghi 14 anni, di destra e di sinistra oltre che, e in modo più diretto e grave, la regione Campania,le amministrazioni provinciali e comunali rappresentante da tutti i partiti) e non si dimetta è cosa che non necessita di commento. Certamente una cosa che il Pd non potrà e non dovrà assolutamente fare è quella di imbarcare personaggi come il Governatore Bassolino o la Iervolino o altri ancora correi dello sfascio della Campania (che sia il Cavaliere a imbarcare semmai la “Presidente” signora Mastella che gli costerà almeno dover essere più cauto sulla vicenda Campania….) e ancora assurdamente avvinchiati alle loro poltrone.

C’è però dall’altra una parte una sinistra, quella di Mussi, quella socialista, quella vicina a Di Pietro, persino quella di Bordon e quella radicale che non vanno a mio avviso lasciate sole. Certo la tardiva se pur frettolosa nascita del PD avrebbe dovuto e potuto già permettere l’ingresso di buona parte di tale area nel PD ma se così non è stato all’inizio non stà scritto da nessuna parte che non possa accadere oggi quello che in tanti auspicavamo già ieri. E così facendo, raccogliendo anche questa parte dell’area di sinistra riformista, progressista, socialdemocratica, liberal e qualcosa in più, il PD si potrà davvero candidare ad essere il più grande partito in Italia che è poi anche l’unica cosa che davvero dà tanta preoccupazione e tanto fastidio al Cavaliere di Arcore. Perché Berlusconi non è stato folgorato dal Veltroni pensiero. Ma ve lo immaginate questo signore che pur di diventare un grande e potente imprenditore, come di fatto è, è sempre stato disposto a venir a patti persino con il Diavolo pur di non intaccare di una virgola il suo potere e il suo danaro che, per il bene dell’Italia e degli italiani, riflette sul da farsi; se sia giusto candidarsi solo e molto probabilmente perdere o in compagnia della sua armata Brancaleone che quasi certamente lo farà tornare alla Presidenza del Consiglio cosa sceglierà di fare? No, questo signore continua a mentire anche a sé stesso quando dice che subito dopo le elezioni si andrà ad un governo “costituente”. Lasciate che vinca le elezioni con un buon margine di voti e seggi alla Camera e al Senato e prenderà, come l’altra volta, tutto per sé. L’unico suo grande tormento che lo fa riflettere è la possibilità non tanto remota che il partito di Veltroni superi il suo personale partito, Forza Italia e divenga davvero il primo partito in Italia.

Che non si possano vincere così persino le elezioni appare infatti non così scontato e comunque raccogliere in un unico partito magari federato una verosimile percentuale tra il 38% e 40-45% di consensi creerebbe davvero grossi problemi al centro destra anche in caso di una sua vittoria e costringerebbe chiunque a doversi confrontare con le richieste di questo grande partito. E questo rappresenterebbe per il Cavaliere una “mezza vittoria” da dover condividere con l’avversario e questo proprio non lo sopporta.

E allora coraggio al sindaco Veltroni che se farà così di certo non finirà in bocca al “Lupo cattivo”.

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