28/08/07

La sanità italiana

Parlare di sanità resta sempre cosa ardua e difficile. Non mi piace il sistema sanitario americano mosso da criteri fortemente economicistici e nello stesso tempo dispendiosissimo ma non mi piace nemmeno il sistema italiano che dietro la favola della universalità (si provi a guardare quanto spende una famiglia italiana per il dentista, l’oculista, il dermatologo e tanti altri specialisti che a cercarli nel sistema pubblico potresti nel frattempo passare a miglior vita…) nasconde l’incapacità del mondo politico e dei Manager da loro scelti di un intervento normativo-regolativo del sistema sanitario che tenga conto di dati scientifici (storicoepidemiologici, probabili, eugenetici ecc.ecc.) senza dimenticare poi la truffa della sanità cosiddetta privata e pagata con i fondi statali e del suo bassissimo livello di prestazioni. Per non dire poi per pudore della prevenzione ch’è tra le grandi bugie del nostro tempo.

Un sistema sanitario efficiente e che funzioni bene probabilmente costerebbe assai di più di quella che è l’attuale spesa storica sanitaria nel nostro paese. Ma basterebbe recurepare una parte di quello che i cittadini spendono di tasca loro-magari offrendo nel SSN servizi sanitari che oggi il cittadino è costretto a pagare di tasca propria (e sono tanti e tanto cari)- per la copertura di un tal sistema.

Resta però comunque un problema di assai più ardua soluzione. Cosa fare dei tanti DG delle Asl (trombati e leccapiedi della politica) e dei tanti “amici” (del politico che conta) che devono pur far carriera perché non “possiamo mortificare le loro indubbie capacità professionali” e dei porta voti che un posticino in Asl devono pur trovarlo? E del nipote di quel politico o del figlio dell’altro…. O figlio di un amico… e le cosidette tutele sindacali che proprio sindacali non sono e sempre più si connotano come “favori”(cosa vuoi che sia se un dipendente produce un po’ meno…se c’ha tre lavori e deve pur vivere…se accetta delle “mance”…se di sanità non gliene può fregar di meno…se qualche volta s’è scordato d’andare al lavoro…se era uscito un “attimo” per un impegno urgente…..e chi più ne ha più ne metta) e poi dell’Ospedale che se lo chiudiamo si incazzano tutti…anche quelli del nostro partito…e della clinica privata che se poi non la convenzioniamo chi ci paga la campagna elettorale…

Per questo problema (il vero grande problema della sanità italiana e non solo )nonostante mi sforzi non riesco ad immaginare soluzioni e purtroppo i suoi costi sono sempre più crescenti e rischiano sempre più di divorare la spesa e di non permettere che il sistema funzioni.

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